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Immagine del redattoreEzio Delli Ponti

Piccole regole per grandi effetti.

Rispettando alcune piccole regole si possono raggiungere ottimi risultati per migliorare il processo digestivo. Introdurre quantità generose di frutta fresca e dolce durante le pause a stomaco vuoto, sotto forma di centrifuga, intera, oppure al mattino, sono in tantissimi casi un vero toccasana.

Secondo l’igienismo la quantità di frutta e verdura possono anche toccare la quota di sette porzioni al giorno; è preferibile che siano di stagione e coltivate nel proprio territorio, a seconda ovviamente delle possibilità di ciascuno. È sempre un’ottima scelta quella di dare largo spazio ad agrumi, alla frutta rossa (che è ricca di antiossidanti), ed è sempre raccomandabile un pugno di frutta secca al giorno, ricca di omega-3.

Riguardo i carboidrati è importantissimo preferire sempre l’alta qualità e consumare a turno diverse varietà di farine, pur stando attenti a preferire l’alto contenuto in fibre e l’integralità del prodotto, che si sono dimostrati utili a contenere eventuali picchi di glicemia.

È sano ridurre le quantità di caffè, thè, cole, del cibo conservato, surgelato, riscaldato, troppo cotto, fritto e industriale; ed ancora pasti veloci durante le brevi pause, oppure consumato mentre si lavora o si sta camminando.

Portando alla soglia minima tali comportamenti, sicuramente si trae già grande beneficio.

Lo stomaco ha la forma di una sacca quasi piatta prima di ricevere cibo. Nel momento che sussiste il bolo alimentare, in parte già digerito dai primi enzimi prodotti dalla bocca, inizia a produrre i succhi gastrici, che hanno il compito di disciogliere e di iniziare un processo che potremmo definire alchemico.

Si aggiungono altri enzimi, prodotti da ghiandole all’interno delle mucose e che hanno il compito di semplificare le molecole; ogni enzima ha la sua molecola preferita, c’è quella che scinde i carboidrati e quella che scoglie meglio i grassi o le proteine, e ciò accade soprattutto nella prima parte dell’intestino, quello tenue.

Per questo motivo è sempre meglio non mischiare troppo i gusti e le tipologie di cibo a tavola, ma preferire un antipasto a base di frutta o insalata, in modo tale da sfruttare il loro stesso carico di enzimi freschi per migliorare la digestione dei cibi più solidi, come pasta e grani, che andrebbero assunti di seguito.

È sempre raccomandabile non mangiare di sera o peggio di notte, dove le funzioni digestive sono ridotte ai minimi termini; variare le pietanze alternando gusti e colori il più possibile, preferire sempre pasti leggeri, semplici, acquosi e nutrienti evitando gli eccessivi condimenti.

Attenzione, perché come risvolto positivo del miglioramento della qualità di vita del quale la società è protagonista, è sacrosanto che il cibo soddisfi anche il gusto.

Non ci sarebbe nulla di male ad assaggiare ogni tanto un bel dolce di pasticceria, o un gustosissimo gelato. Cosa diversa diventa quando tale cibo, diventa un surrogato di emozioni provocando dipendenza al pari di una droga.

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