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Immagine del redattoreEzio Delli Ponti

Vita igienista

La filosofia igienista non si ferma all’alimentazione. Essa da sola, pur rappresentando una grande opportunità per migliorarsi, può fare poco senza che si completi con gli altri aspetti come l’attività fisica ed il giusto modo di pensare e di affrontare la vita.

La capacità di respirare bene, di ossigenare il corpo, è di fondamentale semplicità ma allo stesso tempo di valore inestimabile. Se è vero che possiamo vivere un paio di mesi senza cibo, o un paio di settimane senza acqua, non potremmo vivere cinque minuti senza ossigeno.

I polmoni rappresentano a livello simbolico uno scambio tra dentro e fuori, ed è proprio all’interno dei polmoni che si produce l’ossigeno e si rilascia anidride carbonica assieme ad altri scarti metabolici. In questo continuo ed eterno scambio, troviamo che il respiro è la metafora dei nostri rapporti personali, tra cosa accade fuori e cosa ne riflettiamo dentro.

Ci sentiamo liberi quando il respiro fluisce energicamente, mentre ci potremmo sentire paralizzati quando invece il respiro si blocca. A sua volta, la laringe, rappresenta l’espressione individuale, la capacità di comunicare e di esprimere il proprio pensiero.

Si pensi per esempio quando usiamo il modo di dire “sono rimasto senza parole”, per descrivere un accadimento che ci ha particolarmente colpito emozionalmente.

La tosse prolungata, caratteristica nei bambini, si pensa che non sia altro che un passaggio obbligato, dove il carattere del piccolo si sta formando e spesso cambia proprio al superamento di questi sintomi.

La tosse, infatti, è un meccanismo di difesa che parte in aiuto degli altri sistemi di pulizia che non hanno sortito effetti definitivi; attraverso una contrazione muscolare sulla quale non abbiamo controllo, la tosse partecipa attivamente per l’espulsione di muchi ed altri materiali di scarto (si pensi alla parola toss-ine).

Come per la febbre, non andrebbe combattuta fin da subito con l’eccessivo e compulsivo uso di rimedi e di farmaci, ma lasciata agire sotto controllo.

La qualità dell’aria e degli spazi nei quali viviamo è fondamentale.

Le nostre case sono sempre più piccole. Basti vedere città come Milano, Torino o Roma, dove un piccolissimo monolocale è prezioso e appetibile per molti che cercano casa.

Eppure, spazi ristretti, qualità delle vernici, poco ricambio d’aria, poca luce naturale e tanta luce LED, sono spunti per una bassa qualità di vita e stress. Considerando che la pelle assorbe ciò con il quale viene a contatto, l’uso di dentifrici, bagnoschiuma, saponi e shampoo vari dell’industria, non che siano pericolosissimi, ma la qualità è importante.

Si dovrebbe incentivare l’uso di prodotti naturali oppure l’autoproduzione, che è un’attività divertente da fare in casa in autonomia dai risultati eccellenti, per i denti, la pelle e capelli.

Si veda a riguardo l’argilla verde e l’olio di cocco, abbinati a vari olii essenziali. Il web può essere una grande risorsa per questo.

Usare meno prodotti aggressivi per la pulizia generale della casa e più aceto e bicarbonato, potrebbe essere un’ottima idea per migliorare la qualità dei luoghi al chiuso.

Circondarsi di piante, sia all’aperto ma soprattutto negli ambienti con poca aria e mantenere le finestre socchiuse d’inverno anche mentre si dorme, sono pratiche che migliorano la respirazione, il ricambio d’ossigeno e tengono gli ambienti relativamente salubri.

Vestire con abiti comodi e di tessuti naturali, aiuta la traspirazione naturale della pelle.

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