Secondo le statistiche in nostro possesso pare che per i maschietti, a partire dai cinquant’anni, i problemi alla prostata siano molto diffusi. Oltre sei milioni di italiani in questa fascia di età, hanno subito una diagnosi di ipertrofia, dei quali la metà circa benigna.
Tuttavia il tumore alla prostata rappresenta circa il 20% del totale dei tumori diagnosticati. L’incidenza è aumentata negli ultimi anni soprattutto per via delle diagnosi precoci, che rilevano anche una generica infiammazione (il famoso PSA), come un dato pericoloso e che deve in qualche modo essere trattato.
Da un lato, questo comportamento sanitario ha fatto sì che la mortalità sia diminuita per questo tipo di malattia (-16% dal 2015 al 2020). Dall’altro però, ha alzato i numeri, portando alla luce un problema che in qualche modo, fino a qualche decennio fa, non era così diffuso ed allarmante.
La Consulenza del Benessere, non si occupa di malattia o disagi. Ma anche nel caso della prostata, può inquadrare il problema all’infuori della patologia, ovvero comprendere che se non vogliamo arrivare a quell’età con ogni sorta di problema, possiamo sempre e comunque lavorare sulla prevenzione e sullo stile di vita, che rimangono le armi sempre più valide per migliorare lo stato di benessere e scongiurare eventuali problemi futuri.
Ma cosa è la prostata? E perché i problemi sono così diffusi tra gli uomini oltre i cinquant’anni?
La prostata è una ghiandola che si trova incastrata tra le viscere, davanti all’intestino e sotto la vescica. Il suo compito è quello di secernere parte del liquido seminale, di lubrificare i condotti quando si fa l’amore. E’ sensibilissima agli ormoni, come il testosterone, che in qualche modo (e adesso lo vedremo) influenzano la sua attività.
Dal punto di vista meccanico, dovuta alla sua posizione, la prostata subisce l’influenza dei tessuti intestinali, soprattutto eventuale schiacciamento. Se il nostro intestino è carico di rifiuti accumulati nel corso dei decenni, se siamo in situazione di sovrappeso e di pancia prominente, di infiammazione generale, di vita sedentaria, è facile comprendere come questa piccola ghiandola (grande come una noce), subisca una compressione innaturale all’interno del bacino.
Cosa possiamo fare a livello pratico e senza farmaci per migliorare il nostro stato di benessere?
Innanzitutto il sempre valido sport essudativo, che comprende lunghe passeggiate, esercizi smirati come flessioni addominali e del pavimento pelvico, evitare la sedentarietà (troppo tempo seduti), sono esercizi utilissimi e praticamente obbligatori per chi vuole migliorare lo stato di benessere in maniera naturale in caso di infiammazione prostatica.
Ma non solo, perché un’alimentazione ricca di Omega-3 con effetto antinfiammatorio, crema di riso integrale, l’olio extravergine di oliva e di riso, verdure come le carote, la zucca, le zucchine, il cavolo, il finocchio, la cicoria, le rape e le radici in genere, sono grandi alleati, in ogni momento.
Ortica, echinacea ed equiseto, possono essere utilissimi alleati sotto forma di tisane.
Estratti naturali di carota al mattino e lontano dai pasti sono sempre i benvenuti. Da ridurre o del tutto eliminare sono i latticini, birra, alcool e zuccheri, compresi dolciumi, paste e pastette e caffè.
A tutto ciò, dobbiamo riflettere inoltre sul senso biologico dell’organo. E qui viene il bello.
Ogni parte del nostro organismo riflette, in misura minore o maggiore, ciò che a livello emotivo viviamo quotidianamente. Le ghiandole secernono ormoni, guidate a loro volta dalle nostre sensazioni ed emozioni. Gli ormoni, sono come delle piccole chiavi, che permettono di modificare a livello cellulare, innumerevoli funzioni.
Nel caso della prostata, si parla delle funzioni sessuali maschili. Anche il solo pensiero di doversi approcciare al sesso, può avere delle conseguenze sulla produzione e rilascio del testosterone. E’ chiaro che, se alimentiamo pensieri riguardo la sessualità (ovvero prepariamo anche inconsciamente l’organismo ad un incontro sessuale), tutto un sistema si mette in moto…
Se tuttavia questa preparazione, che potremmo definire eccitazione, non trova il suo sfogo concreto attraverso l’atto sessuale, provoca un ristagno di energie e di ormoni che, non trovando via libera, non defluiscono per il compito il quale sono stati chiamati…
Immaginate di prepararvi alla guerra e poi…niente più. Può subentrare frustrazione e le forze maschili, che sono quasi sempre incentrate sulla sessualità (nel senso riproduttivo soprattutto), rimangono stagnanti ed improduttive. Il primo organo che ovviamente è implicato, data la sua importantissima funzione, è proprio la prostata.
E’ proprio qui, che ci ricolleghiamo al fatto che un uomo, superati i cinquant’anni, in media fa molto meno sesso che un ragazzo di vent’anni. Tuttavia gli stimoli, le “voglie”, rimangono fino a tardissima età…
In conclusione, se noi maschietti vogliamo mantenerci in forma (compresa la prostata), dobbiamo lavorare su diversi aspetti. Il primo è quello dell’attività fisica, che rimane sempre e comunque il vero antidoto naturale e gratuito per tutte le forme di disagio. il secondo, è l’alimentazione: evitare cibi di difficile digestione, eliminare i prodotti che potrebbero provocare infiammazioni del tratto intestinale.
Il terzo punto, non meno importante, è definito dalla nostra coscienza, dalle nostre emozioni, i nostri pensieri riguardo la sessualità ed il controllo delle pulsioni ad essa collegate.
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