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Immagine del redattoreEzio Delli Ponti

La filosofia del benessere.

L’igienismo naturale è la filosofia del benessere che si basa sul mantenimento della pulizia interiore usando le risorse dell’organismo stesso. La parola d’ordine è depurazione.

Facilitare il lavoro del fegato, dell’intestino e dei reni, vuol dire avere un corpo pulito e che si ammala più raramente. L’intestino, in particolar modo, è il luogo dove vengono definitivamente separate le sostane utili da quelle di scarto, la scissione e l’assimilazione degli elementi.

Ne sa qualcosa il medico igienista e scrittore Norman Walker, che nella sua lunga carriera di medico ha dato tantissima importanza all’efficienza dell’intestino, dedicandone anche un intero libro “La salute dell’intestino” (si veda anche il suo lavoro sugli estratti di frutta e verdura).

Simbolicamente esso rappresenta il rapporto con gli accadimenti, ovvero la capacità di scegliere e di interpretare, capire cosa è positivo e cosa invece andrebbe allontanato o lasciato andare.

È spesso correlato all’ansia ed allo stress. La stipsi potrebbe rappresentare il legame con le cose materiali, oppure l’incapacità da lasciar andare le cose che definiamo “brutte”, cattive o dannose. Così come la diarrea potrebbe riflettere un allontanamento in maniera ostile dei fatti, senza curarsi del loro vero significato.

L’intestino ha più cellule neuronali del cervello, al quale è collegato da fasci nervosi; è dotato di utilissimi sensori responsabili di movimenti peristaltici che muovono le sostanze al suo interno. È un organo viscerale ovvero vuoto all’interno, lungo in media oltre dodici metri.

Se dovessimo aprire i suoi villi, si arriverebbe ad occupare quasi un campo da tennis; questo affinché le pareti siano il più possibile a contatto con il chilo (il bolo alimentare dopo che è diventato chimo nello stomaco) e assorbire tutto ciò che potrebbe essere utile da esso.

Tuttavia, questa particolarità ha anche una sua debolezza: gli eccessi alimentari e le carenze nutritive, sono all’origine d’indebolimento delle pareti intestinali, che a quel punto potrebbero trattenere materiale di scarto e altre sostanze nocive non espulse.

Queste sono potenzialmente all’origine di sintomi che possono evolversi nel tempo in disturbi cronici. Soprattutto in situazioni di forte stress o di altre patologie, le pareti dell’intestino possono diventare più porose permettendo il passaggio per osmosi di quelle pericolose sostanze nei tessuti, causando potenzialmente ulteriori danni.

Riguardo i batteri, il microbiota (presente in larga parte nell’intestino) ospita una popolazione batterica di oltre mille trilioni. Le cellule totali invece sono all’incirca dieci volte meno, ovvero mediamente cento trilioni.

Sarebbe forse il caso di considerarci ospiti dei batteri e non il contrario.

Per mantenersi in buona salute è essenziale mantenere il loro costante equilibrio: una convivenza a favore di batteri buoni rispetto ai batteri invece potenzialmente dannosi, che potrebbero proliferare in presenza di tossine e virus.

È importantissimo quindi mantenere digestioni leggere, evitare gli eccessi e le fermentazioni di cibo nelle viscere, senza mai dare per scontata l’importanza di fare sport e favorire la sudorazione.

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