L’igienismo naturale non è una moda, o un rimedio, ma è una scelta di vita che permette il ripristino o il raggiungimento dello stato di benessere attraverso uno stile di vita che rispetti al meglio possibile la natura biologica dell’uomo.
A differenza di quanto è stato divulgato dalla medicina tradizionale, l’igienismo non crede nella pericolosità dei batteri o dei virus, bensì ci spiega che la loro eventuale proliferazione è dovuta ad un “terreno” non idoneo, che ne permette la loro sussistenza: il batterio non è la causa, ma la conseguenza.
L’igienismo naturale pone quindi l’uomo come unico responsabile del proprio benessere, dove il mantenimento dello stato di salute non dipende più da un rimedio esterno, bensì dalle azioni virtuose che si compiono attraverso l’alimentazione compatibile, la vita attiva all’aria aperta, l’ambiente sano, il giusto riposo, pensieri e comportamenti sani, rispettosi degli altri e di sé stessi.
Nella storia della medicina antica e moderna numerosi medici, scrittori e naturopati hanno lasciato una forte impronta, dando enorme contributo alla divulgazione dell’igienismo naturale. Lo stesso Claude Bernard, a cui vanno attribuiti importantissimi e numerosissimi studi scientifici, era un forte sostenitore della teoria del terreno.
Ma potremmo addirittura andare molto indietro nel tempo e includere nella nostra ricerca Aristotele, Platone, e addirittura Ippocrate e Pitagora, tutti sostenitori del concetto che è soltanto l’uomo stesso a doversi prendere cura della propria salute.
Nei primi anni dell’Ottocento Isaac Jennings, che viene definito probabilmente come il fondatore del movimento igienista, era un medico che ebbe grande successo. Curava attraverso un digiuno di qualche giorno ed una pillola (placebo), composta da solo pane.
La sua storia racconta che durante la sua carriera egli comprese l’inutilità e la pericolosità dell’eccesso di farmaci sui pazienti. Scoprì che agendo sul riposo del sistema digerente riusciva ad ottenere ben più importanti risultati, e senza effetti collaterali.
Più avanti nella storia abbiamo John Henry Tilden, un’altra figura importantissima nel campo della salute naturale. Egli scrisse numerosi libri, tutt’ora di grande intuizione e validissima profondità di pensiero.
Tilden si oppose fortemente all’establishment medico basato solo su farmaci e rimedi (all’epoca molto più pericolosi di oggi), e fu un grande sostenitore dell’alimentazione vegetariana ed in tantissimi casi anche della pratica del digiuno.
Fu il fondatore del concetto di tossiemia (intossicazione), ovvero ciò che lui stesso dichiarava come “la causa di tutte le malattie”. Allo stesso modo, degni di nota ricordiamo Sylvester Graham e Russell Thacker Trall. Ma anche l’austriaco Arnold Heret, autore dell’opera “La dieta senza muco”, fondatore di una clinica di benessere e divulgatore del digiuno e della dieta crudista vegana.
Mezzo secolo dopo ed in epoca più odierna, risalta la figura del dottore statunitense Herbert Shelton, autore di un’imponente opera di pubblicazioni derivanti dalla sua diretta esperienza con i pazienti, focalizzate in particolare sul digiuno e sulla corretta combinazione degli alimenti.
Shelton fu forse uno dei dottori che più si espose contro il sistema medico tradizionale, tanto da guadagnarsi mesi di galera e innumerevoli denunce da parte delle autorità sanitarie…
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