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Immagine del redattoreEzio Delli Ponti

Sport è igienismo

Esporsi ai raggi solari il più possibile, anche solo viso e mani, promuove la sintesi della vitamina D. Uscire il più possibile ed al contatto con la natura, fare respirazione ritmica almeno tre volte al giorno è un primo e semplice passo verso la cura di sé stessi.

Uno dei tanti esercizi (basta consultare il web per trovare il più congeniale) consiste nell’inspirare il più possibile per due secondi, trattenere quattro secondi, sei secondi per espirare.

L’ossigenazione dei tessuti (e del sangue soprattutto) è un ottimo punto di partenza per ostacolare l’acidificazione e di conseguenza le cellule cancerogene, che proliferano in assenza d’ossigeno.

Dedicare il tempo libero per fare lunghe passeggiate, anche fino a dieci chilometri al giorno, aiuta a mantenersi in forma. Per non parlare anche del running all’aperto, al quale ci si può approcciare anche un po’ per volta: non sono pochi i casi di persone che partendo da zero, in pochi mesi, sono riusciti a partecipare a gare molto lunghe e faticose, come le maratone o il triathlon.

Esercizi aerobici, che includono profonda respirazione ed il consumo di grassi grazie all’apporto di ossigeno, andrebbero alternati ad esercizi anaerobici, che coinvolgono la forza muscolare e la distensione dei tendini.

Il semplice movimento fisico, fino a qualche decennio fa era molto più presente, se non parte integrante della vita quotidiana.

Non essendoci ancora la larga diffusione dei mezzi di trasporto, si raggiungeva il posto di lavoro a piedi o al massimo in bicicletta per chi ne possedeva una. Chi ha la fortuna oggi di ascoltare le parole del proprio bisnonno, potrebbe avere larga conferma di ciò.

Quando si parla di sport, ovviamente si sfonda una porta aperta. Il problema non si pone riguardo il fatto che l’attività fisica a qualsiasi livello faccia bene e sia l’antidoto magico e gratuito per innumerevoli patologie.

Tuttavia, è utile ricordare che lo sport estremo invece, può essere causa d’infiammazione, stress psico-fisico, acidificazione dei tessuti e trauma per l’apparato muscolo-scheletrico.

Si noti infatti la vita degli atleti professionisti, che necessitano dell’aiuto di massaggiatori, farmaci e medici.

La maturità starebbe nel saper usare sapientemente questi strumenti, alternare l’attività al riposo; avvicinarsi o superare i propri limiti va benissimo, pur rimanendo consapevoli che non deve trasformarsi in dipendenza al pari del cibo o delle droghe.

All’infuori dei casi qui citati, tuttavia, è di estrema importanza promuovere il movimento in qualsiasi modo. Che sia anche la sola ginnastica da fare a casa, la cyclette, saltare la corda o sul tappeto elastico (bouncer), qualsiasi soluzione deve essere presa in considerazione per chi vuole cambiare abitudini.

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