“Se qualcuno desidera recuperare la salute bisogna innanzitutto chiedergli se è pronto a eliminare le cause della sua malattia. Solo allora è possibile aiutarlo”. Ippocrate
Escludendo disagi e malattie di origine genetica, i fattori che influenzano enormemente lo stato di benessere si possono riassumere sinteticamente ed in maniera grossolana in tre fattori principali: qualità dell’aria che respiriamo (ambiente), qualità del cibo e dell’acqua (alimentazione), ed infine qualità dei comportamenti (credenze, pensieri, convinzioni e azioni), dividendosi quindi in fattori esterni e interni (esogeni ed endogeni) all’organismo.
La società ha subito dei cambiamenti così repentini nelle nuove generazioni, tali per cui l’organismo, che necessita migliaia di anni per evolversi e adattarsi, si potrebbe dire che non ha avuto il tempo biologico per armonizzare le sue funzioni rispetto al nuovo ambiente ed alle sostanze con le quali viene in contatto.
Analizzando come oggi vive la popolazione occidentale, con l’avanzare dell’industria, l’ambiente è a maggioranza inospitale e corrotto, se pensiamo a come era la vita solamente qualche generazione prima di noi.
A partire dalle grandi città, la salubrità dell’aria e dell’acqua non è certamente quella che era un secolo fa. Sappiamo che le acque possono essere trattate da prodotti industriali come Cloro, Fluoro, (si veda in particolar modo negli Stati Uniti ed in Australia, così come in Africa). Sappiamo anche che l’aria può essere pregna di tossine, derivanti da scarti emessi nell’aria, quali mezzi di trasporto o ciminiere delle fabbriche.
Riconosciamo che le abitazioni sono sempre più piccole ed i materiali con i quali sono costruite (pitture, polveri, colle) emettono costantemente particelle tossiche. La scarsità d’igiene, la mancanza di luce adeguata e di finestre che arieggiano per bene gli spazi, possono essere all’origine delle cause di stress.
Dal dopoguerra, con lo scopo di mantenerne aspetto e sapore nel tempo, gli alimenti disponibili nei supermarket a maggioranza contengono composti quali conservanti, coloranti, eccipienti, che derivano direttamente dall’industria chimica. Negli Stati Uniti, ci sono ben 15 mila sostanze artificiali che possono essere introdotte nei cibi senza che ci sia l’obbligo di nominarle in etichetta da parte del produttore.
Alimenti killer iper-raffinati a prezzi competitivi, vengono ogni giorno venduti a milioni sugli scaffali. Vedi bibite zuccherate, snacks, dolciumi, tutti alimenti molto poco o del tutto incompatibili con la biologia umana.
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