top of page
Immagine del redattoreEzio Delli Ponti

L’origine

“A fronte di migliaia di malattie, la salute è solo una”. Karl Ludwig Borne

Nei precedenti articoli, vi ho parlato della medicina interventista e dei limiti che scaturiscono dal rapporto tra uomo e rimedio. In questo scritto invece, si andrà ad esporre quanto la filosofia igienista ci ha tramandato in merito al concetto di salute e benessere. È necessario, tuttavia, predisporre il pensiero ad un cambio di paradigma perché l’igienismo non crede nel concetto di malattia, ma la definisce reazione naturale dell’organismo a fronte di un suo stesso squilibrio biologico e fisiologico.

Quest’ultima definizione potrebbe apparire semplicistica, ma ad ogni modo, sappiamo per certo che le sole prime tre malattie più diffuse, quali cancro, disturbi cardiocircolatori e diabete (che rappresentano probabilmente il novanta percento dei disagi nel mondo occidentale) non hanno a che fare con l’aggressione di presunti virus che provengono dall’esterno, e non sono neanche dovuti al caso: essi sono la conseguenza diretta di scelte di vita incompatibili e cronicizzate nel tempo.

Per l’igienismo naturale, la malattia è definita come la risposta dell’organismo ad uno stadio avanzato di infiammazione generale. Il naturopata Manuel Lazaeta Acharan, diceva addirittura che esiste un’unica causa di malattia, ovvero il sangue denso. Oltre un secolo fa, John Henry Tilden, padre dell’igienismo naturale, dichiarava ugualmente che l’unica malattia esistente è l’accumulo di tossine.

Vediamo più nel dettaglio cosa ci volevano dire.

Fin dalla nascita il nostro sistema immunitario è dotato di cellule “spazzine” che impediscono eventuali infezioni; l’innalzarsi della temperatura (febbre) è uno dei sistemi più efficaci e spontanei che esistano per evitare la proliferazione batterica. È anche vero che ogni minuto il nostro corpo produce miliardi di cellule sane, a fronte di trilioni di scarti da eliminare provenienti da cellule corrotte e da residui dell’alimentazione.

Fegato, reni, intestino e pelle, hanno il compito di espellere tali rifiuti attraverso processi metabolici così sensibili e sofisticati che spiazzerebbero anche i più grandi ingegneri del pianeta. Tuttavia, a fronte di una carenza di energie, questi processi che potremmo definire spontanei potrebbero non essere più così efficienti.

Di conseguenza, secondo l’igienismo naturale, l’origine delle malattie è da ricercarsi nel rapporto tra gli scarti che l’organismo elimina e quanti invece ne vengono accumulati nel tempo.

Tossine e virus in eccesso, non evacuati, ristagnano nei tessuti, penetrano nel sangue e nella linfa diventando cibo utile per il proliferarsi di microbi e batteri che mettono a dura prova le difese naturali; essi arrivano ad ostacolare i processi biologici provocando reazioni, e quindi sintomi, dolori e disagi di ogni tipo fino ad arrivare alla loro cronicizzazione.

La domanda è: se il nostro corpo è dotato di risorse innate autopulenti e auto guarenti che ci accompagnano fin dalla nascita, quali sono allora le cause all’origine della loro inefficienza? Quali sono quei fattori che promuovono l’intossicazione, andando a compromettere quella che invece viene spesso definita come una “macchina” perfetta?

0 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Dieta chetogenica.

Per chi mi segue da diverso tempo, sa che più o meno non mi schiero mai apertamente per un tipo particolare di dieta. Quando si parla...

Psiche e medicina alternativa.

Anche nel caso dei disturbi mentali, così come nei disturbi fisici, abbiamo due visioni spesso complementari ma con un confine più o meno...

Comments


bottom of page