Abbiamo analizzato che alimentazione e movimento fisico in tutte le loro forme e sfumature, sono protagonisti essenziali per il mantenimento dello stato di benessere.
Tuttavia, per lo stesso motivo, un adeguato modo di pensare e di porsi alla vita è l’ago della bilancia. Si parla delle idee, delle emozioni, della capacità di guidare i sentimenti, del rapporto con il mondo, con noi stessi, con l’affetto e con la spiritualità.
Nel campo della salute sappiamo che corpo, mente e ambiente sono strettamente correlati l’uno con l’altro. Risorse quali movimento e alimentazione, sono dipendenti da fattori non tangibili, come qualità dei pensieri e delle emozioni.
Mentre fattori “meccanici” come sport e sana alimentazione, aiutano indiscutibilmente ad avere una mente lucida, pensieri sani e produttivi.
L’evoluzione ha dimostrato che l’essere umano può andare molto oltre la mera sopravvivenza e gli istinti primordiali, se pensiamo, giusto per fare un esempio, al periodo dell’antica Grecia o del Rinascimento dove si scoprivano il senso dell’arte, della bellezza e venivano mossi i primi passi della ricerca scientifica.
Ancora prima, in epoca primitiva, i nostri antenati raccontavano gli eventi attraverso le pitture rupestri, dimostrando capacità di pensiero, creatività e ragionamento astratto.
Potremmo dire che tutto ciò che ci circonda esiste grazie alla capacità pensante dell’essere umano: immaginazione e formulazione di idee più o meno complesse sono all’origine dello sviluppo non solo di oggetti materiali, ma anche di concetti astratti come è la spiritualità, o la fede.
La capacità di porsi domande e di ricercarne le risposte, sono le risorse che hanno fondato lo sviluppo intellettuale, sociale e scientifico.
Per il filosofo Goethe, il pensiero che diventa azione è la prova tangibile dell’origine divina dell’uomo sulla Terra.
Questo rapporto è sancito in centinaia di discipline e filosofie, a partire dai Sufi fino ad arrivare ai giorni nostri con la scienza della psicobiologia: essa conferma il legame tra idee, parole e azioni, che influenzano i comportamenti e di conseguenza modificano la realtà, interiore e circostante.
“Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino”. Carl Gustav Jung Le emozioni che si esprimono inevitabilmente tramite le forme del viso, nate come strumento di sopravvivenza per il gruppo, sappiamo che hanno fondamentale importanza per l’evoluzione e l’interpretazione dell’ambiente.
Mentre dal punto di vista biochimico e come forma di adattamento, le emozioni influenzano in maniera spesso radicale le funzioni delle cellule e dell’organismo in generale.
La paura o la rabbia, per esempio, sono strumenti utilissimi quando si ha necessità di reagire o fuggire, usare il coraggio per fuggire, oppure affrontare un pericolo.
Questi meccanismi sono innescati principalmente da sostanze (adrenalina, dopamina, cortisolo, ecc.) rilasciate nel flusso sanguigno dalle ghiandole, stimolate a loro volta dall’ipotalamo.
Tuttavia, ciò che può sfuggire alla comprensione, è che le emozioni non solo influenzano il corpo, ma hanno la caratteristica di influenzare anche l’ambiente circostante attraverso le convinzioni.
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